venerdì 5 novembre 2010

i Kamon

Sul kimono c’è anche un piccolo stemma detto kamon: le sue origini risalgono al periodo Asuka (603) quando l’imperatore Suiko utilizzò queste immagini sulla propria bandiera. Nel periodo Heian (794-1191) altri nobili utilizzarono i kamon sulle proprie carrozze. Nel periodo Kamakura (1192-1335) fino al periodo Edo (1630-1867), i samurai posero il proprio simbolo nella bandiera e nell’armatura, per distinguere la propria famiglia dalle altre. Nel periodo Edo inoltre questi simboli comparvero prima sui kimono di nobili e samurai, poi in quelli della gente comune riservati alle  occasioni formali. 

Attualmente il kamon ha perso molto significato, in quanto le origini e la storia delle varie famiglie sono stati perse. Solo alcuni difendono la tradizione e conservano i kamon ereditati dai loro predecessori.
Ci sono migliaia di kamon che vengono raggruppati in 7 gruppi: piante, animali, natura, architettura, disegno, lettere. I più popolari sono 10, 9 derivano dal gruppo delle piante e uno dal gruppo degli animali. 

Alcuni kamon famosi: 
 Kiri, Paulonia; di Totyotomi Hideyoshi, oggi usato dalla famiglia imperiale.

Kashiwa, quercia; spesso usato da famiglie in cui è presente un sacerdote shinto.

Katabami, trifoglio; preferito dalle donne.

Tachibana, arancio; proprio della famiglia Tachibana.

Tsuta, edera; proprio dei Matsudaira, famiglia dello Shogun Tokugawa.

Fuji, glicine; usato dalla potente famiglia Fujiwara in periodo Heian (794-1191).

Myōga; indica la fede buddista.

Mokkō; simile a un nido d’uccello; quello a 5 foglie apparteneva alla famiglia del grande Shogun Oda Nobunaga.

Omodaka; usato dalla famiglia Mizuno, suddita di Toyotomi Hideyoshi.

Taka no Ha, piume di falco; adottato per simboleggiare l’eleganza e la dignità.

Gli stemmi possono essere cinque (uno al centro della schiena tra le scapole, due sulle maniche dietro e due davanti, ai lati dello scollo), il massimo della formalità; tre (i tre dietro) oppure solo uno, al centro della schiena. Un altro indice di formalità sta nel modo in cui sono riportati: dipinti, più formale o ricamati (nuitori), meno formale 
. Il tipo più formale di stemma è quello dipinto "pieno" o "pieno sole": hinata mon; è seguito da quello semi-delineato o "mezza ombra": nakakage mon; infine da quello solo delineato o ombra: kage mon. Al fondo della graduatoria, come già detto, quello ricamato (nui mon), che viene usato per hōmongi e tsukesage ed ha il vantaggio di poter essere tolto e rimesso a seconda dell'occasione.

fonte CASAZEN 

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