L’esposizione presenta una rosa scelta tra i più significativi incisori di Padova e un corrispettivo, seppur più numeroso, di incisori giapponesi dell’associazione The Printsaurus la cui presenza in Italia ricambia l’ospitalità ricevuta dai nostri incisori con le mostre organizzate a Tokyo.
I 10 Incisori Padovani sono Debora Antonello, Emilio Baracco, Franco Carlassare, Bruno Gorlato, Raffaele Minotto, Elena Molena, Albino Palma, Giuseppe Polisca, Galeazzo Viganò, Marina Ziggiotti, artisti di diverse generazioni e differenti linguaggi che scelgono le tecniche incisorie come loro mezzo privilegiato o lo affiancano al pari di altre modalità espressive in cui manifestare la propria personalità artistica. L’arte grafica si manifesta nelle sue molteplici forme.
Saranno esposte opere incisorie che praticano un linguaggio figurativo, meta figurativo e astratto, tradotti con tecniche tradizionali a volte declinate in quelle sperimentali. Le tematiche sono le più varie da quella novecentista del frammento a quella della scrittura, da quella della prospettiva quotidiana a quella del sogno tutte rivisitate in modo personale e aggiornato.
The Printsaurus ha come finalità proprio il contatto con il mondo, lo scambiare le conquiste e far circolare le idee che sono tutt’uno con il mezzo tecnico, flessibile alle necessità e alle diverse concezioni dell’operare artistico. Venticinque artisti dell’intero gruppo che ne conta quarantacinque, come Kawaki Seiko, Hoshino Michico, Hiroaki Miyayama, Kuroyamagi Masataka, Takeshi Katori, Koijma Keisuke alcuni dei quali arriveranno in città, esporranno le loro opere più esemplari circuitando le reminiscenze della migliore tradizione, con le più emozionanti e nuove scoperte tecniche e concettuali. La grafica in Giappone ha una lunga storia che giunge ad oggi raccontandoci la creazione di sempre nuove tecniche. Proprio per questo saranno presenti anche quei ritrovati sperimentali che rispondono ad un modo di intendere la grafica che per noi può sembrare poco ortodosso, ma molto stimolante per riflettere sulla questione. L’eleganza, la leggerezza e delicatezza del segno, l’originalità del taglio prospettico con cui vengono colti i soggetti rappresentati in alcune opere ci parlano di questa cultura raffinata e gentile, potentemente lirica pur nelle rivisitazioni del linguaggio contemporaneo.
L’incontro fra i padovani e i giapponesi ha creato un sodalizio generatore di uno dei più
fecondi confronti fra note personalità del mondo dell’arte grafica. L’Occidente incontra l’Oriente e dialoga attraverso un mezzo di immediata comprensione, capace di parlare un linguaggio universale che arriva a tutti e dovunque in modo tanto agile quanto coinvolgente sotto il profilo comunicativo.
La ricchezza di soluzioni tecniche e immaginative traggono le loro radici nella tradizione di cui si indagano le potenzialità ancora inespresse o se ne sperimentano le possibilità e, al contempo, i nuovi mezzi espressivi tra i più aggiornati hanno la forza di lasciare il segno della civiltà artistica a cui appartengono nella nostra memoria e nelle nostre coscienze. Il sottotitolo esprime infatti come l’arte incisoria sia l’arte di lasciare una traccia del proprio modo di intendere sia la tecnica sia di concepire e comunicare la propria visione del mondo, di dare il proprio contributo all’universo culturale, ovvero l’universo dei segni. Il bisogno di incisione oggi risponde ad una sorta di richiamo al rigore etico di moralizzazione della pratica artistica, contro i pericoli di sbandamento o di uno sperimentalismo gratuito a cui si può incorrere nell’arte contemporanea. Incidere significa infatti anche recuperare nella forza espressiva del medium la fattualità dell’arte e al contempo, visto che tutto è affidato al segno, lasciare una traccia di esperienza esistenziale, in cui la texture sia trama e ordito di vita.
Affidare la conoscenza del sé e del mondo all’arte significa restituirla come un sintomo culturale dell’uomo contemporaneo, il suo ‘segno’ appunto.
L’idea di un’importante mostra di opere incisorie a Padova si deve al fine critico d’arte Giorgio Segato, ma subito è stata fatta propria dal Sindaco di Padova Flavio Zanonato, da Daniele Formaggio appassionato anche d’arte grafica e supportata dalla competenza della docente dell’Università di Padova prima e Sassari poi, Caterina Virdis Limentani, che ha scritto un acuto e approfondito saggio sulla materia. L’iniziativa è stata condotta sul piano organizzativo da Emilio Baracco e curata da Carla Chiara Frigo.
Iniziative collaterali interne ed esterne alla mostra faranno da cassa di risonanza all’evento, come una sezione didattica, visite guidate e workshops degli artisti che offriranno al pubblico la possibilità di avere ‘esperienza’ diretta delle fasi dell’opera d’arte nel suo ‘farsi’. Al contempo l’evento sarà amplificato da altri echi d’Oriente con le opere dell’architetto Kengo Kuma autore del Suntory Museum of Art di Tokyo e il Museo Hiroshige di Tochigi e da un concerto di Sakamoto Ryuichi conosciuto per le musiche dei films Ultimo Imperatore e Il tè nel deserto.
I 10 Incisori Padovani sono Debora Antonello, Emilio Baracco, Franco Carlassare, Bruno Gorlato, Raffaele Minotto, Elena Molena, Albino Palma, Giuseppe Polisca, Galeazzo Viganò, Marina Ziggiotti, artisti di diverse generazioni e differenti linguaggi che scelgono le tecniche incisorie come loro mezzo privilegiato o lo affiancano al pari di altre modalità espressive in cui manifestare la propria personalità artistica. L’arte grafica si manifesta nelle sue molteplici forme.
Saranno esposte opere incisorie che praticano un linguaggio figurativo, meta figurativo e astratto, tradotti con tecniche tradizionali a volte declinate in quelle sperimentali. Le tematiche sono le più varie da quella novecentista del frammento a quella della scrittura, da quella della prospettiva quotidiana a quella del sogno tutte rivisitate in modo personale e aggiornato.
The Printsaurus ha come finalità proprio il contatto con il mondo, lo scambiare le conquiste e far circolare le idee che sono tutt’uno con il mezzo tecnico, flessibile alle necessità e alle diverse concezioni dell’operare artistico. Venticinque artisti dell’intero gruppo che ne conta quarantacinque, come Kawaki Seiko, Hoshino Michico, Hiroaki Miyayama, Kuroyamagi Masataka, Takeshi Katori, Koijma Keisuke alcuni dei quali arriveranno in città, esporranno le loro opere più esemplari circuitando le reminiscenze della migliore tradizione, con le più emozionanti e nuove scoperte tecniche e concettuali. La grafica in Giappone ha una lunga storia che giunge ad oggi raccontandoci la creazione di sempre nuove tecniche. Proprio per questo saranno presenti anche quei ritrovati sperimentali che rispondono ad un modo di intendere la grafica che per noi può sembrare poco ortodosso, ma molto stimolante per riflettere sulla questione. L’eleganza, la leggerezza e delicatezza del segno, l’originalità del taglio prospettico con cui vengono colti i soggetti rappresentati in alcune opere ci parlano di questa cultura raffinata e gentile, potentemente lirica pur nelle rivisitazioni del linguaggio contemporaneo.
L’incontro fra i padovani e i giapponesi ha creato un sodalizio generatore di uno dei più
fecondi confronti fra note personalità del mondo dell’arte grafica. L’Occidente incontra l’Oriente e dialoga attraverso un mezzo di immediata comprensione, capace di parlare un linguaggio universale che arriva a tutti e dovunque in modo tanto agile quanto coinvolgente sotto il profilo comunicativo.
La ricchezza di soluzioni tecniche e immaginative traggono le loro radici nella tradizione di cui si indagano le potenzialità ancora inespresse o se ne sperimentano le possibilità e, al contempo, i nuovi mezzi espressivi tra i più aggiornati hanno la forza di lasciare il segno della civiltà artistica a cui appartengono nella nostra memoria e nelle nostre coscienze. Il sottotitolo esprime infatti come l’arte incisoria sia l’arte di lasciare una traccia del proprio modo di intendere sia la tecnica sia di concepire e comunicare la propria visione del mondo, di dare il proprio contributo all’universo culturale, ovvero l’universo dei segni. Il bisogno di incisione oggi risponde ad una sorta di richiamo al rigore etico di moralizzazione della pratica artistica, contro i pericoli di sbandamento o di uno sperimentalismo gratuito a cui si può incorrere nell’arte contemporanea. Incidere significa infatti anche recuperare nella forza espressiva del medium la fattualità dell’arte e al contempo, visto che tutto è affidato al segno, lasciare una traccia di esperienza esistenziale, in cui la texture sia trama e ordito di vita.
Affidare la conoscenza del sé e del mondo all’arte significa restituirla come un sintomo culturale dell’uomo contemporaneo, il suo ‘segno’ appunto.
L’idea di un’importante mostra di opere incisorie a Padova si deve al fine critico d’arte Giorgio Segato, ma subito è stata fatta propria dal Sindaco di Padova Flavio Zanonato, da Daniele Formaggio appassionato anche d’arte grafica e supportata dalla competenza della docente dell’Università di Padova prima e Sassari poi, Caterina Virdis Limentani, che ha scritto un acuto e approfondito saggio sulla materia. L’iniziativa è stata condotta sul piano organizzativo da Emilio Baracco e curata da Carla Chiara Frigo.
Iniziative collaterali interne ed esterne alla mostra faranno da cassa di risonanza all’evento, come una sezione didattica, visite guidate e workshops degli artisti che offriranno al pubblico la possibilità di avere ‘esperienza’ diretta delle fasi dell’opera d’arte nel suo ‘farsi’. Al contempo l’evento sarà amplificato da altri echi d’Oriente con le opere dell’architetto Kengo Kuma autore del Suntory Museum of Art di Tokyo e il Museo Hiroshige di Tochigi e da un concerto di Sakamoto Ryuichi conosciuto per le musiche dei films Ultimo Imperatore e Il tè nel deserto.
Carla Chiara Frigo
La mostra comprende anche una sezione divulgativa sulle tecniche dell'incisione;
queste le date del workshop:
3 maggio 10.00- 11.30 – Miyayama Hiroaki, stampa calcografica a più matrici e foglia d’oro;
7 maggio 16.00- 17.30 – Giuseppe Polisca incisione sperimentale
14 maggio 16.00- 17.30 – Debora Antonello, il segno nell’incisione sperimentale
21 maggio 16.00- 17.30 – Emilio Baracco e Galeazzo Viganò, bulino e stampa calcografica
28 maggio 16.00- 17.30 – Franco Carlassare e Elena Molena puntasecca, acquaforte e acquatinta 4 giugno
16.00- 17.30 – Albino Palma e Marina Ziggiotti, tecnica calcografica diretta e indiretta. Contributo per il workshop 3 euro a persona ( Info: Fantalica, via G. dal Santo 2/a, tel. 049 2104096)
queste le date del workshop:
3 maggio 10.00- 11.30 – Miyayama Hiroaki, stampa calcografica a più matrici e foglia d’oro;
7 maggio 16.00- 17.30 – Giuseppe Polisca incisione sperimentale
14 maggio 16.00- 17.30 – Debora Antonello, il segno nell’incisione sperimentale
21 maggio 16.00- 17.30 – Emilio Baracco e Galeazzo Viganò, bulino e stampa calcografica
28 maggio 16.00- 17.30 – Franco Carlassare e Elena Molena puntasecca, acquaforte e acquatinta 4 giugno
16.00- 17.30 – Albino Palma e Marina Ziggiotti, tecnica calcografica diretta e indiretta. Contributo per il workshop 3 euro a persona ( Info: Fantalica, via G. dal Santo 2/a, tel. 049 2104096)
Centro San Gaetano, via Altinate 71, Padova
Periodo: Dal 29 aprile al 5 giugno 2011
Apertura: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 19:00; lunedì chiuso
Info e prezzi: Ingresso libero
Periodo: Dal 29 aprile al 5 giugno 2011
Apertura: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 19:00; lunedì chiuso
Info e prezzi: Ingresso libero
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