Abbiamo così preparato tre personaggi, tre reinterpretazioni del kimono contaminate dalla visione occidentale: la Donna Farfalla, la Pop-Geisha, e la Kimono-Ninja.
Ecco qui due foto:
La POP GEISHA |
La KIMONO NINJA |
Uno spazio informativo e di confronto sulla tradizione giapponese e le "cose": le forme e le sostanze concrete che essa prende...ma senza disdegnare questioni più eteree... Una emanazione di www.casazen.com
La POP GEISHA |
La KIMONO NINJA |
Il termine zen è la lettura giapponese del vocabolo cinese chan, che significa letteralmente "meditazione". In Cina la dottrina chan ebbe una grande diffusione soprattutto durante il periodo Tang (618 – 907). Importata in Giappone già durante il periodo Heian, si diffuse solo a partire dal periodo Kamakura dando origine a due scuole indipendenti: la scuola Rinzai, fondata dal maestro Eisai (1141 - 1215), e lascuola Sōtō, fondata da Dōgen (1200 - 1253), discepolo di Eisai. |
Il buddismo zen si è diffuso largamente durante il periodo Kamakura perché la sua semplicità dottrinale, il suo richiamo ad una morale semplice e austera, alla meditazione e all'autocontrollo ben si accordavano con i valori ed il modo di vivere della classe dei guerrieri al potere. In campo artistico questi ideali si sono tradotti in quella concezione estetica semplice e sobria, raffinata ma essenziale che viene descritta in una parola dal termine shibui 渋い , che in origine descrive un gusto allappante. |
CASAZEN è nata dall'incontro con l'estetica tradizionale giapponese, eccone alcuni caposaldi: Nell’opera di Kenkō Hōshi, Tsurezuregusa (Ore d’Ozio 1330-1333), troviamo alcuni dei principali ideali estetici della cultura giapponese. I gusti di Kenkō riflettono quelli dei nobili della corte Heian dei secoli prima e contribuiranno a formare le preferenze estetiche nei secoli successivi. |
(da CASAZEN) Chanoyu significa letteralmente “acqua calda per il the”. Quest’arte così semplice è la sintesi di più arti, che vengono usate per preparare e servire una tazza di the con cuore puro. Il the fu introdotto in Giappone con il buddismo nel 6° secolo, ma si diffuse solo con il ritorno dalla Cina del monaco zen Eisai (1141-1215), il fondatore della scuola zen Rinzai. |
I semi portati dall Cina da Eisai furono piantati dal monaco Myoe (1173-1232) nel tempio Kozanji a nord di Kyōto. Il maestro del the Sen Rikyu (1522-1591) sviluppò il WABICHA un tipo di the che rifletteva un gusto semplice ed essenziale, quello insegnato in Giappone e oggi, in tutto il mondo. I principi Wa Kei Sei Jaku (armonia, rispetto, purezza e tranquillità) sono quelli che coloro che praticano la cerimonia del the cercano di attuare attraverso il rito e nelle loro vite. |
(da CASAZEN) |
Shoji |
Fusuma |
l'ambiente orignario |
Né un fiore, né un'ombra Dov'è l'uomo? Nel trasporto di rocce, nella traccia del rastrello, nel lavoro della scrittura |
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