martedì 24 gennaio 2012
Importanti novità sulla mostra LA FARFALLA IMPRIGIONATA
mostra LA FARFALLA IMPRIGIONATA
17 febbraio – 18 marzo – Galleria Samonà, Via Roma, Padova
Inaugurazione: Venerdì 17 Febbraio 2012, ore 18.00
sito web ufficiale www.casazen.com/butterfly
Comunichiamo alcune importanti novità:
CANTO: LA SOPRANO GIAPPONESE SHUKO KINOSHITA
Venerdì 17 Febbraio 2012, ore 18.00
In occasione dell'inaugurazione si esibirà la soprano Shuko Kinoshita
(accompagnata alla tastiera da Federico Marchionda) in alcuni brani
tradizionali giapponesi e nell'aria "Un bel dì vedremo" dalla Madama
Butterfly.
Dettagli su: http://www.casazen.com/butterfly/eventi-inaugurazione.htm
(accompagnata alla tastiera da Federico Marchionda) in alcuni brani
tradizionali giapponesi e nell'aria "Un bel dì vedremo" dalla Madama
Butterfly.
Dettagli su: http://www.casazen.com/butterfly/eventi-inaugurazione.htm
CONFERENZA DIRETTORE ALLESTIMENTI DEL TEATRO VERDI DI TRIESTE, PIER PAOLO BISLERI
Lunedì 27 Febbraio 2012 ore 18,00
Presso: Libreria La Feltrinelli, via S. Francesco, 7 a Padova
Dettagli su: http://www.casazen.com/butterfly/eventi-bisleri.htm
ORARI UFFICIALI
da martedì a venerdì ore 17,30-19,30
sabato e domenica ore 16,00-20,00
(lunedì chiuso)
Per esigenze particolari contattare 340.2855894
Ricordiamo:
EVENTI CORRELATI
25 Febbraio, Prato della Valle, ore 16.30
"HANYA: La Vendetta della Farfalla"
Hanya è lo spirito vendicatore del teatro tradizionale (Noh) giapponese."HANYA: La Vendetta della Farfalla"
Nasce dai sentimenti di rivalsa e gelosia della donna che ha sofferto fino alla morte.
E torna, in questa forma terribile, a tormentare chi le ha causato dolore.
Come sarebbe continuata la vicenda della Madama Butterfly in una leggenda giapponese...
Un photoset live, nella libera interpretazione del collettivo DustyEye
(www.banzai-dojo.it)
"Europa Nostalgia: i Manga guardano all'Europa"
Presentazione delle serie Manga ambientate nell'Europa dal 1700 all'inizio del 1900 e di opere che si ispirano al Romanticismo europeo ed allo stile Gotico europeo.
Esibizione Cosplay di LADY OSCAR (Berusaiyu no bara): tutti i cosplayer che volessero sfoggiare i loro cosplay a tema sono i benvenuti in costume!
Sarà presente il Curatore della mostra LA FARFALLA IMPRIGIONATA che accompagnerà i convenuti ad una visita guidata della mostra (In Galleria Samonà, Via Roma, in centro).
Per chi viene da fuori Padova segnaliamo:
Bed and Breackfast TORRESINO http://www.bbtorresino.it/
Bed and Breackfast AL SANTO http://www.pittarello.org/bbalsanto/
Bed and Breackfast A CASA DI CHIARA http://www.acasadichiara.it/
Segnaliamo e ringraziamo i seguenti negozi e siti internet:
IVO MILAN – Radical fashion http://www.ivomilan.com/
via S. Lucia, 73 - Padova Shop punto di riferimento europeo con stilisti di fama mondiale
Libreria Altre Voci http://www.libreriaaltrevoci.it/
Via Giovanni Cittadella, 1 - Padova
(con interessanti testi sul Giappone)
(con interessanti testi sul Giappone)
Il 23 Cdstore http://www.23cdstore.it/
Via Barbarigo, 2, Padova
(storico negozi di dischi, con sezione lirica)
(storico negozi di dischi, con sezione lirica)
Libreria Il Fiore Azzurro http://www.ilfioreazzurro.it/
Via degli Zabarella, 58, Padova
(la discrezione della cultura)
(la discrezione della cultura)
Tea&Caramel
Via A. Gritti, 6 - Padova
(the da tutto il mondo e dolciumi)
(the da tutto il mondo e dolciumi)
Via Zeta http://www.viazeta.it/
Via degli Zabarella,13 - Padova
(vendita di articoli d’arte ed artigianato low-cost)
(vendita di articoli d’arte ed artigianato low-cost)
Il Signore del Té: Tea Shop & Erboristeria http://www.signoredelte.com/
Via Aureliana 3 - Montegrotto Terme PD
(the sfusi per intenditori)
Info:
info@j-studio.biz / 340.2855894
sito web: www.casazen.com/butterfly
La mostra:
Un' esposizione dei costumi di scena (corredata da bozzetti originali e video) del prestigioso allestimento dell'opera Madame Butterfly del Teatro Verdi di Trieste, reduce da successi internazionali (Seul, Cipro) e di una collezione di corsetti, sono l'occasione per parlare della condizione della donna tra bellezza e prigionia culturale.
La donna infatti è spesso stata eletta a simbolo supremo della bellezza, ma altrettanto spesso questo ha significato per lei la prigionia all'interno di gabbie sociali, costruite dalle culture maschili dominanti.
In questa metafora, seppur prigioniera ella è riuscita a parlare di bellezza da questa sua gabbia, rendendone le sbarre degli ornamenti.
Un rapporto di schiavitù e dominio bivalente e paradossale, esemplificato nella storia del costume da due indumenti, appartenenti a culture molto distanti geograficamente: il corsetto europeo ed il kimono giapponese
Comune di Padova – Assessorato alla Cultura
In collaborazione con la sartoria della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste; con Vintage-Corset.com e Casazen.com.
Si ringrazia il Direttore degli Allestimenti e Scenografo Pier Paolo Bisleri.
Ideazione e cura di: Andrea Furlan (J Studio Eventi)
Etichette:
la farfalla imprigionata,
madama butterfly
venerdì 13 gennaio 2012
mostra LA FARFALLA IMPRIGIONATA : alloggi e negozi collegati alle tematiche
Segnaliamo degli alloggi (tutti in centro) per chi viene da fuori città e dei negozi legati ai temi della mostra LA FARFALLA IMPRIGIONATA (17 febbraio-18 marzo 2012, Galleria Samonà Padova):
INAUGURAZIONE VENERDI' 17 FEBBRAIO ORE 18.00
Un' esposizione dei costumi di scena (corredata da bozzetti originali e video)
del prestigioso allestimento dell'opera Madame Butterfly del Teatro Verdi di Trieste, reduce da successi internazionali (Seul, Cipro) e di una collezione di corsetti,
sono l'occasione per parlare della condizione della donna tra bellezza e prigionia culturale.
La donna infatti è spesso stata eletta a simbolo supremo della bellezza,
ma altrettanto spesso questo ha significato per lei la prigionia all'interno
di gabbie sociali, costruite dalle culture maschili dominanti.
In questa metafora, seppur prigioniera ella è riuscita a parlare di bellezza
da questa sua gabbia, rendendone le sbarre degli ornamenti.
Un rapporto di schiavitù e dominio bivalente e paradossale, esemplificato nella storia
del costume da due indumenti, appartenenti a culture molto distanti geograficamente:
il corsetto europeo ed il kimono giapponese.
INGRESSO GRATUITO
-
Comune di Padova - Assessorato alla Cultura
In collaborazione con la sartoria della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste; con http://www.Vintage-Corset.com e http://www.Casazen.com .
Si ringrazia il Direttore degli Allestimenti e Scenografo Pier Paolo Bisleri.
Ideazione e cura di: Andrea Furlan (J STUDIO EVENTI)
Galleria Samonà - Via Roma in Padova Dal 17 febbraio al 18 marzo 2012
INAUGURAZIONE VENERDI' 17 FEBBRAIO ORE 18.00
http://www.casazen.com/butterfly/index.htm
Libreria Altre Voci (con interessanti testi sul Giappone)
Il 23 CDstore(storico negozi di dischi, con sezione lirica)
Libreria Il Fiore Azzurro(la discrezione della cultura)
Si ringrazia inoltre l'Osteria L'Anfora
INAUGURAZIONE VENERDI' 17 FEBBRAIO ORE 18.00
Un' esposizione dei costumi di scena (corredata da bozzetti originali e video)
del prestigioso allestimento dell'opera Madame Butterfly del Teatro Verdi di Trieste, reduce da successi internazionali (Seul, Cipro) e di una collezione di corsetti,
sono l'occasione per parlare della condizione della donna tra bellezza e prigionia culturale.
La donna infatti è spesso stata eletta a simbolo supremo della bellezza,
ma altrettanto spesso questo ha significato per lei la prigionia all'interno
di gabbie sociali, costruite dalle culture maschili dominanti.
In questa metafora, seppur prigioniera ella è riuscita a parlare di bellezza
da questa sua gabbia, rendendone le sbarre degli ornamenti.
Un rapporto di schiavitù e dominio bivalente e paradossale, esemplificato nella storia
del costume da due indumenti, appartenenti a culture molto distanti geograficamente:
il corsetto europeo ed il kimono giapponese.
INGRESSO GRATUITO
-
Comune di Padova - Assessorato alla Cultura
In collaborazione con la sartoria della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste; con http://www.Vintage-Corset.com e http://www.Casazen.com .
Si ringrazia il Direttore degli Allestimenti e Scenografo Pier Paolo Bisleri.
Ideazione e cura di: Andrea Furlan (J STUDIO EVENTI)
Galleria Samonà - Via Roma in Padova Dal 17 febbraio al 18 marzo 2012
INAUGURAZIONE VENERDI' 17 FEBBRAIO ORE 18.00
http://www.casazen.com/butterfly/index.htm
lunedì 9 gennaio 2012
"Europa Nostalgia: i Manga guardano all'Europa" VENERDI' 2 MARZO 2012
VENERDI' 2 MARZO 2012
presso BANZAI in Via Altinate 122/A Padova
(www.banzai-dojo.it)
"Europa Nostalgia: i Manga guardano all'Europa"
presso BANZAI in Via Altinate 122/A Padova
(www.banzai-dojo.it)
"Europa Nostalgia: i Manga guardano all'Europa"
Presentazione delle serie Manga ambientate nell'Europa dal 1700 all'inizio del 1900 e di opere che si ispirano al Romanticismo europeo ed allo stile Gotico europeo.
Esibizione Cosplay di LADY OSCAR (Berusaiyu no bara): tutti i cosplayer che volessero sfoggiare i loro cosplay a tema sono i benvenuti in costume!
Sarà presente il Curatore della mostra LA FARFALLA IMPRIGIONATA che accompagnerà i convenuti ad una visita guidata della mostra (In Galleria Samonà, Via Roma, in centro).
BANZAI è un MANGA-SHOP, un negozio dedicato al manga in ogni suo genere e forma, con tutto ciò che intorno al "multiverso manga" ruota (strizzando l' occhio anche ai manhwa).
Quindi, oltre ad una vastissima gamma di manga nuovi e vecchi, da noi troverai Dvd di tutti i tipi, sia legati al mondo dell' animazione che veri e propri film "made in Asia",musica originale (dagli anime al j-rock/pop), action figures e modellini d' importazione,gadgets bizzarri, artbook, libri di narrativa, ... E tanto altro ancora!...
Quindi, oltre ad una vastissima gamma di manga nuovi e vecchi, da noi troverai Dvd di tutti i tipi, sia legati al mondo dell' animazione che veri e propri film "made in Asia",musica originale (dagli anime al j-rock/pop), action figures e modellini d' importazione,gadgets bizzarri, artbook, libri di narrativa, ... E tanto altro ancora!...
Info su: http://www.casazen.com/butterfly/
Evento su Facebook: http://www.facebook.com/events/250924724971774/
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manga chioggia
sabato 7 gennaio 2012
mostra LA FARFALLA IMPRIGIONATA - evento collaterale 25 febbraio
EVENTO COLLATERALE: sabato 25 Febbraio, Prato della Valle, ore 16.30.
PHOTOSET LIVE by DUSTYEYE
Hanya è lo spirito vendicatore del teatro tradizionale (Noh) giapponese.
Nasce dai sentimenti di rivalsa e gelosia della donna che ha sofferto fino alla morte.
E torna, in questa forma terribile, a tormentare chi le ha causato dolore.
Come sarebbe continuata la vicenda della Madama Butterfly in una leggenda giapponese..
http://www.casazen.com/butterfly/eventi-hanya.htm
http://www.dustyeye.com
giovedì 5 gennaio 2012
mostra LA FARFALLA IMPRIGIONATA
18 febbario – 18 marzo – Galleria Samonà, Via Roma 57, Padova
sito web: www.casazen.com/butterfly
Presentazione ufficiale:LA FARFALLA IMPRIGIONATA
Un' esposizione dei costumi di scena (corredata da bozzetti originali e video) del prestigioso allestimento dell'opera Madame Butterfly del Teatro Verdi di Trieste, reduce da successi internazionali (Seul, Cipro) e di una collezione di corsetti, sono l'occasione per parlare della condizione della donna tra bellezza e prigionia culturale.
Un' esposizione dei costumi di scena (corredata da bozzetti originali e video) del prestigioso allestimento dell'opera Madame Butterfly del Teatro Verdi di Trieste, reduce da successi internazionali (Seul, Cipro) e di una collezione di corsetti, sono l'occasione per parlare della condizione della donna tra bellezza e prigionia culturale.
La donna infatti è spesso stata eletta a simbolo supremo della bellezza, ma altrettanto spesso questo ha significato per lei la prigionia all'interno di gabbie sociali, costruite dalle culture maschili dominanti.
In questa metafora, seppur prigioniera ella è riuscita a parlare di bellezza da questa sua gabbia, rendendone le sbarre degli ornamenti.
Un rapporto di schiavitù e dominio bivalente e paradossale, esemplificato nella storia del costume da due indumenti, appartenenti a culture molto distanti geograficamente: il corsetto europeo ed il kimono giapponese
Comune di Padova – Assessorato alla Cultura
In collaborazione con la sartoria della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste; con Vintage-Corset.com e Casazen.com.
Si ringrazia il Direttore degli Allestimenti e Scenografo Pier Paolo Bisleri.
Ideazione e cura di: Andrea Furlan (J Studio Eventi)
Informazioni: info@j-studio.biz / 340.2855894
martedì 3 gennaio 2012
La fotografia del Giappone (1860-1910). I capolavori.
Dal 17 dicembre 2011 al 1 aprile 2012
Istituto Veneto Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Franchetti - VENEZIA
Si apre sabato a Palazzo Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti di Venezia, la mostra “La fotografia del Giappone (1860-1910). I capolavori”, la prima retrospettiva in Italia dedicata ai grandi interpreti giapponesi e europei che operarono nell’abito fotografico tra il 1860 e i primissimi anni del 900.
L’esposizione propone 150 stampe originali, i capolavori di uno dei più importanti capitoli della storia della fotografia – nata in Europa ma subito sperimentata in Giappone – proprio nel periodo in cui, abbandonando un isolamento che durava da trecento anni, il Paese del Sol levante si apriva all’America e all’Europa, influenzando, con le immagini e le espressioni della sua creatività, il gusto dell’intero Occidente.
Il percorso espositivo, organizzato per sezioni, è arricchito anche dalle opere di alcuni grandi fotografi delle origini, primo fra tutti l’inglese Felice Beato (1833 – 1907) che, con un piccolo gruppo di artisti giapponesi, diede vita a uno stile, chiamato Scuola di Yokohama, e a una tecnica particolare. Questi personaggi riuscirono a unire la fotografia, la forma artistica più d’avanguardia di quel tempo, con la tradizione delle grafiche giapponesi, realizzando stampe fotografiche su carta all’albumina delicatamente colorate singolarmente a mano da raffinati artigiani.
Le immagini offrono una straordinaria rappresentazione del paesaggio e della cultura giapponese: dalla natura “educata” dalla cultura fino al profondo rapporto tra la fotografia e le stampe del ukiyo-e, l’immagine della donna còlta nei molteplici aspetti della bellezza sublime, come in quello dei mestieri e delle attività della casa, della bottega e dei campi e della donna di piacere, ritratta nei quartieri a luci rosse chiamati “città senza notte”. La relazione fra il sacro e il profano viene esaminata attraverso una serie di fotografie che ritraggono le attività lavorative e altre scene di vita comune, i templi, le cerimonie e le feste.
La mostra si conclude con le opere dei grandi interpreti della fotografia giapponese e straniera, come Kusakabe Kimbei, considerato il maestro nel realizzare sofisticate fotografie all’albumina colorate a mano.PB
Aperto tutti i giorni escluso il martedì
Orari: 10 – 18
Biglietti: Intero € 9,00; ridotto € 7,50
(da http://www.venezia.net/blog-eventi/9563/la-fotografia-del-giappone-1860-1910-i-capolavori)
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Non l'abbiamo ancora visitata ma riporto il commento di una amica che lo ha fatto. E' rimasta piuttosto delusa dalla rappresentazione monocorde della figura femminile, ritratta nella sua bellezza asservita e sottomessa.
Peccato. Ma tipico degli osservatori "esterni", come era appunto il fotografo inglese (e come lo sono i curatori della mostra).
Nella cultura tradizionale giapponese la donna è sicuramente asservita ma non solo. La figura femminile ha anche forti caratteristiche di enorme prestigio e di grande libertà.
Solo per fare alcuni esempi: il popolo giapponese è uno dei pochissimi al mondo ad avere come divinità suprema una divinità femminile (Amaterasu-no-kami).
Importantissimo è il ruolo delle donne-sciamano-indovine che godettero di grande prestigio come molte badesse buddhiste.
O ancora non è da dimenticare che il primo romanzo della storia (a detta di molti) fu scritto proprio da una donna giapponese, Murasaki Shikibu, attorno all'anno 1000 (Il Genji Monogatari).
Istituto Veneto Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Franchetti - VENEZIA
Si apre sabato a Palazzo Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti di Venezia, la mostra “La fotografia del Giappone (1860-1910). I capolavori”, la prima retrospettiva in Italia dedicata ai grandi interpreti giapponesi e europei che operarono nell’abito fotografico tra il 1860 e i primissimi anni del 900.
L’esposizione propone 150 stampe originali, i capolavori di uno dei più importanti capitoli della storia della fotografia – nata in Europa ma subito sperimentata in Giappone – proprio nel periodo in cui, abbandonando un isolamento che durava da trecento anni, il Paese del Sol levante si apriva all’America e all’Europa, influenzando, con le immagini e le espressioni della sua creatività, il gusto dell’intero Occidente.
Il percorso espositivo, organizzato per sezioni, è arricchito anche dalle opere di alcuni grandi fotografi delle origini, primo fra tutti l’inglese Felice Beato (1833 – 1907) che, con un piccolo gruppo di artisti giapponesi, diede vita a uno stile, chiamato Scuola di Yokohama, e a una tecnica particolare. Questi personaggi riuscirono a unire la fotografia, la forma artistica più d’avanguardia di quel tempo, con la tradizione delle grafiche giapponesi, realizzando stampe fotografiche su carta all’albumina delicatamente colorate singolarmente a mano da raffinati artigiani.
Le immagini offrono una straordinaria rappresentazione del paesaggio e della cultura giapponese: dalla natura “educata” dalla cultura fino al profondo rapporto tra la fotografia e le stampe del ukiyo-e, l’immagine della donna còlta nei molteplici aspetti della bellezza sublime, come in quello dei mestieri e delle attività della casa, della bottega e dei campi e della donna di piacere, ritratta nei quartieri a luci rosse chiamati “città senza notte”. La relazione fra il sacro e il profano viene esaminata attraverso una serie di fotografie che ritraggono le attività lavorative e altre scene di vita comune, i templi, le cerimonie e le feste.
La mostra si conclude con le opere dei grandi interpreti della fotografia giapponese e straniera, come Kusakabe Kimbei, considerato il maestro nel realizzare sofisticate fotografie all’albumina colorate a mano.PB
Aperto tutti i giorni escluso il martedì
Orari: 10 – 18
Biglietti: Intero € 9,00; ridotto € 7,50
(da http://www.venezia.net/blog-eventi/9563/la-fotografia-del-giappone-1860-1910-i-capolavori)
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Non l'abbiamo ancora visitata ma riporto il commento di una amica che lo ha fatto. E' rimasta piuttosto delusa dalla rappresentazione monocorde della figura femminile, ritratta nella sua bellezza asservita e sottomessa.
Peccato. Ma tipico degli osservatori "esterni", come era appunto il fotografo inglese (e come lo sono i curatori della mostra).
Nella cultura tradizionale giapponese la donna è sicuramente asservita ma non solo. La figura femminile ha anche forti caratteristiche di enorme prestigio e di grande libertà.
Solo per fare alcuni esempi: il popolo giapponese è uno dei pochissimi al mondo ad avere come divinità suprema una divinità femminile (Amaterasu-no-kami).
Importantissimo è il ruolo delle donne-sciamano-indovine che godettero di grande prestigio come molte badesse buddhiste.
O ancora non è da dimenticare che il primo romanzo della storia (a detta di molti) fu scritto proprio da una donna giapponese, Murasaki Shikibu, attorno all'anno 1000 (Il Genji Monogatari).
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